“CON L’ADDIO AI VOUCHER PENALIZZATI GLI AGRICOLTORI”
Confagricoltura Brescia: la decisione del Consiglio dei Ministri di eliminare i voucher, senza aver trovato prima valide alternative, mette in difficoltà le imprese agricole.

Nel settore agricoltura i voucher lavoro hanno garantito una piccola fonte di reddito a pensionati, cassaintegrati e giovani e comparto, salvo poche eccezioni, non ha mai abusato di questo strumento, che si è invece rivelato utile per retribuire prestazioni meramente occasionali senza penalizzare il lavoro agricolo subordinato.
“In quattro anni, ossia dal 2011 al 2015 – ha precisato il Presidente della Sezione Vitivinicola di Confagricoltura Brescia, Giulio Barzanò -, l’uso in agricoltura dei voucher è rimasto sempre stabile con una leggera diminuzione, passando da quasi 2 milioni a meno di 1.900.000. Non riusciamo a comprendere perché sia stato eliminato uno strumento nato per favorire le imprese agricole a causa di altre realtà che ne hanno abusato: i numeri dimostrano che il settore primario non c’entra”.

“Abbiamo chiarito in più occasioni – ha aggiunto il presidente dell’associazione di via Creta, Francesco Martinoni – che i buoni lavoro in agricoltura erano impiegati per legge solo per pensionati, giovani studenti, cassaintegrati e percettori di integrazione a reddito, in attività stagionali come raccolte e vendemmia. Parliamo quindi di prestazioni meramente occasionali ed accessorie da svolgere nei momenti di maggiore necessità che non penalizzano assolutamente il lavoro agricolo subordinato, che non poteva essere retribuito con i voucher. Grazie a questo strumento i giovani ed i pensionati hanno arrotondato ed i cassaintegrati ed i disoccupati usufruito di una piccola fonte di reddito nei momenti di difficoltà. In aggiunta – ha concluso Martinoni – si mettono in crisi le aziende in un momento in cui c’è la maggiore necessità di lavoratori occasionali e quando imprenditori e lavoratori occasionali avevano già programmato di poter usufruire dei voucher: non è comprensibile la decisione di eliminare questo strumento senza prima aver trovato una valida alternativa. Siamo a disposizione per trovare insieme con le istituzioni la formula giuridica che accolga tutte le esigenze delle parti in causa”.
Ufficio stampa Confagricoltura Brescia