Silene rigonfia – il nostro amico naturalista Domenico Gabrieli ci porta a conoscere questa erba spontanea estiva che fiorisce fino ad agosto, apprezzata come verdura dal sapore di piselli freschi.
Silene vulgaris L. fam – Caryophyllaceae
Sinonimi: bubbolini, strigoli, silene rigonfia, verzuli’, sciüpitì.

Silene rigonfia – Etimologia: il primo termine del binomio ha etimologie controverse. Secondo alcuni discenderebbe da Silenòs, nome dato nella mitologia greca ad un essere semidivino, compagno del dio Dioniso e padre dei Satiri, per metà uomo e metà cavallo, con ventre rigonfio, in riferimento al calice fiorale della pianta, che si presenta panciuto.
Qualcuno sostiene che deriverebbe dal greco sialon = saliva, muco, per la sostanza bianca e appiccicosa presente nel fusto e nel calice fiorale di molte altre specie dello stesso genere (ad es. Silene italica (L.) Pers.). Secondo altri ancora discende da Selene = luna, in allusione a quelle specie del genere che aprono i fiori di notte. Il secondo termine deriva dal latino con il significato di comune, per l’ampia distribuzione della specie.
Fioritura :aprile, agosto.
SILENE RIGONFIA : DESCRIZIONE
Pianta con robusto apparato radicale, rizomatoso; le foglie, glabre, verde glauco, leggermente carnose; infiorescenza a pannocchia con fiori a calice rigonfio, venato e petali sporgenti bianchi.
PROPRIETÀ E IMPIEGO

Le giovani foglie sono ricercate e apprezzate come verdura primaverile, e si diceva che avesse uno spiccato sapore di piselli freschi. E’ pianta mellifera, e la radice con- tiene saponine.
SILENE RIGONFIA : CURIOSITÀ
L’impollinazione è affidata alle farfalle notturne e alle api che devono sforzarsi per raggiungere il nettare che si trova sotto, l’apice dei petali. Anche i calabroni visitano i fiori di questa pianta, ma estraggono il nettare forando la base dei fiori e quindi non si rivelano utili per l’impollinazione. I fiori emanano il profumo soltanto la sera e ricordano il profumo dei chiodi di garofano.
Erbe spontanee, colori, curiosità e proprietà a cura di Domenico Gabrieli per Luoghi Rurali.
